Nome:OSTRICA Crassostea gigas (L.)
Dove vive:Questa specie vive su fondi costieri, prevalentemente duri, fino a profondità di 40 m.
Come vive:Cassostrea gigas è una specie filtratrice. La sua dieta è composta essenzialmente di plancton vegetale e materiale organico in sospensione.
Cosa mangia:L ’Ostrica vive in comunità numerose, fissata con una delle due valve a rocce o substrati duri, tramite sostanze cementanti.
La riproduzione:I caratteri esterni non permettono la distin zione tra i due sessi. Questa specie è infatti ermafrodita insufficiente, possedendo cioè contemporaneamente entrambi organi sessuali e alternando fasi maschili e femminili a seconda dell ’accrescimento e della stagione. La fase femminile è caratterizzata dalla produzione di un numero di uova variabile da 100.000 a 1.500.000. La riproduzione ha luogo alle nostre latitudini dalla primavera all ’autunno, con un massimo in giugno e luglio. La fecondazione avviene tra individui diversi ed è all ’interno alla conchiglia. I gameti maschili (spermi), emessi nell ’acqua, sono inalati attraverso il sifone nella conchiglia di un altro individuo, dove avviene la fecondazione. Alla schiusa, le larve (veliger ), munite di ciglia vibratili, sono liberate nell ’acqua, dove conducono per circa 2 settimane vita pelagica, prima di fissarsi sul fondo.
Come riconoscerlo:L ’Ostrica è un Mollusco Bivalve con conchiglia esterna di carbonato di calcio composta di due parti (valve) diverse di forma variabile, ma generalmente tondeggianti, tenute insieme da un meccanismo a cerniera senza dentelli. La valva superiore è piatta e riccamente squamata con strie radiali di accrescimento poco distinte. La valva inferiore, che si fissa al substrato, è leggermente convessa, più grande di quella superiore e con bordi sfrangiati. Ha forma di ovale allungato, lievemente squadrato e cuneiforme, con bordo appiattito e ben arrotondato su un lato ed appuntito con uncino terminale lievemente curvato sull ’altro. La superficie esterna della valva è formata da sottili cerchi (accrescimento) radiali e concentrici verso la parte appuntita. L ’interno delle valve è liscio, costituito di materiale madreperlaceo, con un’unica impronta per il muscolo adduttore. All ’interno della conchiglia è presente il mantello dove sono compresi gli organi interni (branchie, cuore, centri nervosi, intestino, muscolo adduttore, organi riproduttivi, palpi labiali, sifone inalante ed esalante e stomaco). La specie può raggiungere un diametro massimo di 15-20 cm, ma si trova comunemente a 6-9 cm. La colorazione esterna della conchiglia è grigia, grigio-brunastra o verdastra, più o meno macchiata di bruno o viola. La colorazione interna è madreperlacea, biancastra.
Come distinguerlo:Crassostrea gigas è facilmente distinguibi le, per la forma delle valve essenzialmente allungate, dalle altre ostriche presenti sui nostri mercati, l ’Ostrica piatta ad esempio (Ostrea edulis ), è conosciuta per la sua conchiglia di forma tondeggiante.
Diffusione e pesca:Ostrea edulis è ampiamente presente lungo le nostre coste ed è l ’ostrica più diffusa e col tivata nel Mediterraneo.Questa specie è presente nel Mar Nero ed in Atlantico orien tale dalla Norvegia fino al Marocco. È oggetto di pesca professionale principal mente con attrezzi da traino per molluschi. La pesca non ad uso commerciale, effet tuata senza l ’impiego di attrezzi e nel rispetto delle normative sanitarie vigenti, è regolamentata dal Decreto Ministeriale del 10 aprile 1997. L ’allevamento dell ’Ostrica era già praticato presso i Romani.Tra la fine del II sec.E l ’i nizio del I sec.avanti Cristo, Sergius Orata fu il primo ad installare impianti per l ’ostri coltura a Baia, come ricordano Plinio e Cicerone ed altri scrittori latini. Casso strea gigas è oggi intensamente allevata.Le norme per produrre e commercializzare i molluschi bivalvi vivi sono fissate dal Decreto Legge n °530 del 30/12/1993.
Mercato:Questa specie viene commercializzata fresca (viva). I prezzi diffusi dall ’ISMEA (aprile 1997) per il mese precedente indicano per l ’Ostrica un minimo di 2.000 lire al kg (mercato di Chioggia) ed un massimo di 18.833 per le ostriche piatte di provenienza francese (mercato di Milano). Lo stesso mercato ha fatto registrare per le ostriche concave di produzione nazionale prezzi compresi tra 5.875 e 6.750 lire/kg, ed un minimo di 18.000 lire al kg per le ostriche piatte francesi. Il mercato di Roma ha visto nello stesso periodo quotazioni comprese tra un minimo di 5.460 lire al kg ed un massimo di 9.400 lire al kg per le ostriche concave.
Consumo:L ’Ostrica era considerata dai Romani una vera ghiottoneria, in particolare quelle provenienti dal lago Lucrino; testimonianze di ciò sono presenti negli scritti di letterati dell ’epoca, quali Giovenale, Orazio e Petronio. Questa specie ha carni gustose, consumate generalmente crude e particolarmente apprezzate dai buongustai. Dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi di parte edibile (carni)di Ostrica contengono 0.9 g di grassi, 10.8 g di proteine, un notevole contenuto di sali minerali (Calcio: 190 mg, Ferro: 7 mg, Fosforo:270 mg, Potassio: 260 mg, Rame: 7.6 mg, Sodio: 510 mg, Zinco: 45 mg)e vitamina B1 (0.10 mg)e B2 (0.20 mg) e C in tracce.
Allevamento:Dati non pervenuti