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PASSERA PIANUZZA PLEURONECTES FLESUS L
Nome:
PASSERA PIANUZZA Pleuronectes flesus L

Dove vive:
Specie catadroma che per ragioni legate alla sua particolare alimentazione entra durante la primavera nelle sacche e nelle lagune venete risalendo a volte anche i fiumi, come per esempio l ’Adige, il Brenta, il Bacchiglione e il Po.





Come vive:

L’alimentazione è costituita da invertebra ti. Nelle popolazioni del Delta Padano le giovani passere, subito dopo la meta morfosi, predano in prevalenza larve di dit teri; successivamente, nel corso del primo anno di vita, i policheti del genere Nereis rappresentano le forme più frequente mente presenti nei contenuti stomacali, assieme ad anfipodi e crostacei (gammaridi in primavera e Crangon crangon in autunno). È noto che a taglie superiori la specie P. flessus, almeno per quanto riguarda le sue popolazioni nordiche, mostra una chiara specializzazione a predare crostacei.

Cosa mangia:
Dati non pervenuti La riproduzione: La riproduzione avviene in inverno, in acque marine costiere,da parte di individui che raggiungono la maturità sessuale al termine del 2 °o 3 °anno. Le uova sono sferiche, con diametro di circa 1 mm e, pur essendo prive di goccia oleosa,sono flottanti.Alla schiusa la larva,pelagica, è lunga 2,5 – 2,6 mm; con la perdita della simmetria bilaterale e l ’acquisizione di abitudini bentoniche, avviene in acque marine litorali dopo circa due mesi, a taglie di circa 10 mm. Nella popolazione della Sacca del Canarin (Delta del Po) si ha un accrescimento iniziale molto rapido: i giovani, entrati in acque salmastre in aprile a lunghezze variabili da 15 a 25 mm, raggiungono taglie superiori a 40 mm in maggio e di circa 85 mm in giugno; in settembre le taglie sono comprese tra 100 e 150 mm.Nelle sacche salmastre del Delta si ha una presenza molto scarsa di individui appartenenti a classi d ’età superiori alla prima; questi risultano invece essere più frequenti nei rami terminali del Fiume Po. Con le piene autunnali dei fiumi si ha un ritorno al mare sia degli adulti, che compiono la migrazione riproduttiva, sia dei giovani non ancora sessualmente maturi, per una migrazione di svernamento.

Come riconoscerlo:
La passera pianuzza ha corpo ovale. Gli occhi sono posizionati entrambi a destra e allo stesso livello. La pinna dorsale ha inizio in corrispondenza dell ’occhio superiore. Caratteristica risulta la presenza di alcuni noduli ossei lungo la base della pinna dor sale e di quella anale. La linea laterale è provvista di squame lisce. Il lato superiore del pesce è caratterizzato da una colora zione brunaverdastra o giallastra con macchie più scure. Ventralmente, la colo razione è bianco giallastra, talvolta macu lata di scuro. La lunghezza massima è di 40 centimetri.

Come distinguerlo:
Dati non pervenuti

Diffusione e pesca:
La passera pianuzza è una delle specie più frequenti e maggiormente pescate nelle lagune e negli estuari dell ’Alto Adriatico. La pressione di pesca, esercitata anche nel periodo della migrazione riproduttiva e svolta con attrezzi che non sempre tutela no gli individui non ancora sessualmente maturi, determina rese che oscillano di anno in anno e catture di esemplari di taglia media piuttosto ridotta, soprattutto in autunno. La specie ha un discreto inte resse commerciale ed è anche apprezzata dai pescatori sportivi

Mercato:
Dati non pervenuti

Consumo:
Dati non pervenuti

Allevamento:
Dati non pervenuti


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