L’agenzia delle Entrate ha fornito le prime indicazioni riguardanti la tassazione dell’acquacoltura praticata in aree demaniali.
Come è noto l’articolo 3-ter della Legge 156/1995 ha introdotto particolari disposizioni per favorire l’allevamento ittico svolto in superfici acquatiche marine o vallive prive di qualificazione catastale. L’attribuzione a queste aree, ai soli fini fiscali, di una rendita catastale pari a quella più alta prevista per il seminativo di classe prima in vigore nella provincia di appartenenza o in quella prospiciente nel caso di allevamento marino, ha consentito, a decorrere dall’esercizio in corso al 1° gennaio 2006, di far rientrare i redditi derivanti dall’attività di acquacoltura tra quelli di allevamento tassati sulla base delle disposizioni contenute nell’articolo 32 del TUIR. La certezza del tipo di tassazione non aveva risolto, comunque, tutti i dubbi circa l’attribuzione del reddito a quei soggetti, soci di cooperative, che, muniti di partita iva e iscritti nel registro delle imprese, esercitano l’acquacoltura su aree demaniali date in concessione alla cooperativa o al consorzio. In questi casi, infatti, mancherebbe un titolo giuridico di possesso, per l’individuazione della superficie sulla quale calcolare il reddito agrario. Secondo gli orientamenti forniti dall’Agenzia,a seguito di richieste di chiarimenti formulate dagli operatori del settore, l’applicazione dell’articolo 3-ter della Legge 156 del 2005, non è subordinata alla circostanza che lo specchio acqueo sia detenuto, da parte dei soggetti che esercitano l’attività di acquacoltura, sulla base di una specifico titolo giuridico. Ne consegue che nel caso di aree demaniali date in concessione a cooperative, queste ultime possano affidare al socio parte della superficie sulla base di una delibera del consiglio di amministrazione o indicando i criteri di ripartizione e assegnazione nella nota integrativa al bilancio. L’orientamento dell’Amministrazione, se confermato in specifici provvedimenti, consentirà di applicare il nuovo criterio di tassazione ad un comparto economico che sta diventando sempre più rilevante per l’economia dell’intera Provincia.
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