Schiarite sul settore dell’economia ittica dopo le batoste, annunciate ma ancora mal digerite, del nuovo Fondo Europeo per la Pesca (FEP), che ha confermato definitivamente il blocco delle nuove costruzioni, e del Piano d’Azione Mediterraneo, che ha tradito la storia e la cultura del Bacino. Finalmente una buona notizia: prende il via il regime IVA agricola agevolata. L’annuncio è avvenuto in diretta nel corso della riunione tra il direttore generale Abate e le Associazioni, cui è intervenuto telefonicamente da Bruxelles il ministro De Castro annunciando il disco verde del Commissario UE alla pesca Borg. Si tratta di una misura a lungo attesa per la categoria, pressata da continui e pesanti rincari del gasolio, che consentirà un leggero contenimento dei costi di produzione e una possibile riduzione dei prezzi al consumo. Il nuovo regime IVA forfettario è avviato in via sperimentale per un anno con la copertura di 12 milioni di euro e con modalità che saranno definite da un successivo decreto ministeriale. Con l’incontro di ieri ha preso il via una serrata agenda di incontri, in cui la Direzione generale Pesca e Acquacoltura si prepara inoltre ad esaminare con attenzione tutti i dossier relativi alle emergenze di settore, non ultimi gli impegni dello Stato italiano nei confronti di scadenze e richieste di parte comunitaria. “Giudichiamo positiva la consultazione a tutto campo avviata ieri con l’Amministrazione e auspichiamo sia foriera di una inversione di marcia rispetto alle reali esigenze del settore – hanno dichiarato i presidenti delle Associazioni, Giampaolo Buonfiglio (AGCI AGRITAL), Massimo Coccia (FEDERCOOPESCA-CONFCOOPERATIVE) e Ettore Ianì ( LEGAPESCA). L’auspicio – proseguono i Presidenti - è che la misura sull’IVA agevolata possa essere prorogata anche per gli anni successivi”.
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